Mentre gli indicatori di prestazione (KPIs) sono ormai noti e diffusi nel nostro Paese, l'approccio basato su obiettivi e risultati chiave (OKRs) rimane poco conosciuto.
Questo metodo ha permesso a molte start-up della Silicon Valley di trasformarsi in unicorni e superunicorni. Un esempio emblematico è Google, che ha saputo sfruttare al meglio gli OKRs: in vent'anni, da start-up priva di un piano industriale è diventata un colosso (Alphabet) con una capitalizzazione di mercato che ha recentemente sfiorato i 2000 miliardi di dollari US.
Per comprendere la differenza tra KPIs e OKRs, è utile introdurre il concetto di "Business As Usual", che descrive tutte le attività quotidiane considerate routinarie.
Un'impresa che si limita a mantenere lo status quo è destinata a fallire in un mercato dinamico come l’attuale, caratterizzato da continui sviluppi, trasformazioni e rivoluzioni. Il successo dipende dalla capacità di cogliere questi cambiamenti e adattarsi agli stessi, o meglio ancora di anticiparli. Ciò è vitale per una start-up, ma è importante per qualsiasi azienda, in particolare per una PMI.
I KPIs sono lo strumento ideale per monitorare il Business As Usual e valutare le prestazioni nel tempo.
Gli OKRs, invece, sono fondamentali per pensare in grande e raggiungere obiettivi ambiziosi, spesso considerati irraggiungibili: Google è la prova di quanto possano essere efficaci.
In una start-up, specialmente nelle fasi iniziali, il Business As Usual è ancora in una fase embrionale, se non inesistente; le responsabilità del team evolvono continuamente, rendendo evidente quanto l'approccio OKRs sia essenziale.
In particolare, i cosiddetti "learning OKRs" possono dare un contributo decisivo nel comprendere quali percorsi seguire e quali evitare o abbandonare in tempo, secondo la logica del "fail fast" che deve contraddistinguere una start-up.
In definitiva, indicatori di prestazione e obiettivi e risultati chiave sono strumenti assolutamente complementari: i KPIs forniscono una visione retrospettiva e in tempo reale di ciò che è stato e di ciò che è, mentre gli OKRs guidano verso ciò che sarà.
Ogni azienda dovrebbe quindi dotarsi tanto di KPIs per il monitoraggio delle attività correnti, quanto di OKRs per progredire continuamente e garantirsi un successo duraturo.
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